Lucio Pardo nato a Trieste nel 1936, da ebrei triestini, ha vissuto, con i suoi a Bologna. Le leggi razziali fasciste del 1938 lo privarono dell’accesso alla scuola pubblica, privarono i suoi genitori del lavoro e misero in pericolo l’esistenza della famiglia, quando, nel 1943, furono ricercati dai nazisti, riparando quasi per miracolo in Svizzera, dove infine ha avuto accesso alla IV elementare pubblica
Tornato a Bologna, dopo la liberazione, vi ha compiuto i suoi studi al Liceo Classico ed all’Università. Si é laureato in Ingegneria Civile, e al Politecnico di Torino, in Ingegneria Nucleare. Ha collaborato al progetto CNEN della prima nave italiana a propulsione nucleare .
Di nuovo a Bologna, come ingegnere del Comune, ha costruito strade e ponti. In Ancona, come Direttore di esercizio dell’Azienda Municipalizzata, dopo il terremoto del 1972 ha contribuito a rilanciare, razionalizzare e potenziare il servizio dei trasporti pubblici. Nel Centro CNEN/ENEA del Brasimone, ha collaborato di nuovo alla ricerca nucleare italiana, come responsabile di esperienza e prove per il Reattore Veloce PEC. Poi presso la Regione Emilia Romagna, come Tecnico Dirigente, ha contribuito ai Piani per il Risanamento nella pianura Padana con recapito e depurazione delle acque reflue, poi a quelli per la gestione delle risorse idriche, infine a quelli per la razionalizzazione del sistema abitativo. Di molti dei suoi lavori di ingegneria, ha lasciato memorie tecniche, su riviste oppure su volumi.
Come professionista ha progettato strutture civili ed industriali in c.a. e c.a.p. Da anni CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) presso il Tribunale di Bologna, ha esperito consulenze per diversi Tribunali e Giudici di Pace, in tema di Edilizia, Trasporti, sicurezza sul lavoro nonché regolazione del Traffico e della Circolazione,
Dal 1980 al 1999 è stato Vice Presidente della Comunità Ebraica di Bologna con delega alla Cultura ed all’Edilizia, operando, con il sostegno fattivo della Presidente Bianca Colbi Finzi. Ha realizzato, fra l’altro, nel 1988 e nel 1993 le grandi mostre di disegni, foto e scritti sul Ghetto di Bologna, presso il Palazzo D’Accursio, che hanno portato a riscoprire la cultura ebraica, a valorizzare il Ghetto, ad incrementare il turismo e, soprattutto, a formare un’immagine positiva di tali storia e cultura, in seno alla città sempre più tesa a valorizzarle come componente della propria cultura.
Anche a seguito di questi contributi il Comune di Bologna nel 1993 ha pubblicato, il volume “Il Ghetto, Bologna, storia e rinascita di un luogo”, nel 1995 ha realizzato i lavori di restauro e valorizzazione della zona ex Ghetto, nel 1996 ha pubblicato il volume “Il Ghetto riscoperto. Bologna, recupero e rinascita di un luogo”, e, quindi, insieme alla Regione Emilia Romagna, ha realizzato, nell’area, il Museo ebraico di Bologna e come conclusione, insieme a: Regione Emilia – Romagna, Ministero dei Beni Culturali, Unione delle Comunità Ebraiche e Fondazioni cittadine, ha finanziato il suo progetto per ristrutturazione e restauro del comparto “Casa della Sinagoga”.
Dal 1999 al 2005 è stato Presidente della Comunità Ebraica di Bologna, nonché, a titolo gratuito, Progettista e D. L. nei Lavori di ristrutturazione del complesso edilizio Casa de’ Gombruti – Casa della Sinagoga. La Direzione Lavori del suo progetto di restauro e ristrutturazione dell’Aula Sinagogale è stata dell’arch. Luciano Serchia .
Sono state restaurate la Casa della Sinagoga, la Casa dei Gombruti, la Sinagoga. Poi in una villa di Bologna ha recuperato una lapide sepolcrale ebraica del 1500, acquisita al Museo Ebraico. con Dan Segal ha pubblicato “Iscrizioni ebraiche a Bologna”.
I sotterranei dell’Aula Sinagogale, (v. foto n. 1) pregevoli, sotto l’aspetto architettonico, evidenziano anche un pre esistente insediamento romano, di epoca repubblicana ed imperiale (v. foto n. 2) I complessi lavori sono proseguiti con l’intervento delle Soprintendenze: per i Beni Architettonici e quella Archeologica. A restauri ultimati, i sotterranei saranno sede di attività culturale e sociale.
Foto n. 1. Sotterranei della Sinagoga |
Foto n. 2 I mosaici di epoca imperiale |
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Chiamato ad insegnare ebraismo presso lo Studio Filosofico Domenicano di Bologna (SFD) negli anni ’90, ha raccolto le sue lezioni nel volume “Limùd, limudì” stampato nel 1999, presso le edizioni Dehoniane di Bologna, presentato memorie in vari convegni, tenuto conferenze, in Italia ed all'estero (USA, Inghilterra, Olanda) per conto della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna.
Nel 1999, ha partecipato al convegno per l'Anno Internazionale dell’anziano, e con Luigi Pagnoni ha fondato il Comitato per Bologna Sanità & Conoscenza, curato la pubblicazione degli atti,nel volume “L’arte di invecchiare. Giovani vecchi o vecchi giovani?” edizioni Pàtron, Bologna 2002.
E' nata così la Collana “Cauterium” di divulgazione medica scientifica.
Hanno fatto seguito la monografia “Le patologie cardiovascolari nell’anziano” edizioni Cauterium, Bologna 2004 e “L'arte di crescere. Adolescenti maturi o adulti bambini?” Edizioni Clueb ,Bologna 2007.